La crescita costante dei rifiuti plastici e la loro gestione spesso inefficace alimentano l’inquinamento del Pianeta, compromettendo sempre più l’equilibrio degli ecosistemi.

La crescita inesorabile dei rifiuti plastici

Dopo decenni di ricerca e sperimentazione, la plastica fa il suo ingresso definitivo nella vita quotidiana delle persone a partire dai primi anni Cinquanta, cambiandone per sempre le abitudini di acquisto e consumo. A cambiare, tuttavia, non sono state solo le abitudini delle persone ma anche l’ambiente, che ha pagato un prezzo altissimo.

Basti pensare che la quantità di rifiuti plastici generati ogni anno a livello globale, che nel 1950 era “appena” di mezzo milione di tonnellate, è cresciuta in maniera esponenziale nel corso del tempo, superando la soglia dei 200 milioni di tonnellate nel 2005 e fermandosi ad un passo dai 400 milioni di tonnellate un ventennio dopo, nel 2024. Complessivamente parliamo di circa 9,5 miliardi di tonnellate di rifiuti prodotti in 75 anni, una quantità sufficiente a coprire interamente la superficie dell’Italia con uno strato di plastica spesso ben 3 centimetri.

Il riciclo è solo la punta dell’iceberg

Ma il quantitativo in crescita è solo una delle problematiche associate alla diffusione della plastica. A rendere la situazione ancor più insostenibile per l’ambiente è, infatti, il modo troppo spesso inefficiente con il quale questa enorme quantità di rifiuti plastici viene gestita e smaltita. Sebbene in crescita, la quota di rifiuti plastici riciclati rimane tutt’ora minoritaria (appena l’11% nel 2024), mentre la maggioranza assoluta  finisce in discarica o incenerita (rispettivamente 49% e 14%). Ma a destare particolare preoccupazione tra gli esperti è, soprattutto, il rimanente 24% di rifiuti plastici che non sono gestiti adeguatamente (pari a circa 85 milioni di tonnellate nel 2024).

Cosa si intende per "rifiuti plastici non gestiti adeguatamente"

Rifiuti che non vengono trattati attraverso sistemi sicuri di gestione, come il riciclaggio, l’incenerimento controllato o il conferimento in discariche sigillate. Questi rifiuti comprendono materiali bruciati in fosse aperte, scaricati direttamente nell’ambiente o abbandonati senza alcun controllo, rappresentando una fonte significativa di inquinamento ambientale.

A ciascuno la sua quota di responsabilità

Il fenomeno della cattiva gestione dei rifiuti plastici è indubbiamente un problema globale, e come tale andrebbe affrontato, ma non tutti i Paesi ne sono egualmente responsabili ed affrontano il problema con la stessa determinazione. 

Un esempio emblematico, in negativo, è quello dell’India, che nel 2024 ha prodotto il più grande quantitativo di rifiuti plastici gestiti in maniera inadeguata, sia in termini assoluti (7,3 milioni di tonnellate) che in rapporto al totale dei rifiuti plastici prodotti dal Paese (69%).  Seguono, seppur con un distacco notevole dalla prima in classifica, altre 2 tra le più grandi economie mondiali (Cina e Brasile).  Anche l’Italia, purtroppo, si posiziona nella parte alta di questa triste classifica, essendo il quinto più grande produttore di rifiuti plastici non gestiti adeguatamente in termini assoluti (0,7 milioni di tonnellate nel 2024) ed il quinto in termini relativi (il 19% dei rifiuti plastici non è gestito adeguatamente).

Tempo di agire

Che la strada da fare sia ancora lunga lo si evince anche da un altro dato, o meglio data, l’overshoot plastic date, in cui la quantità di rifiuti plastici generati supererà la capacità dei sistemi di gestione di trattarli in modo sostenibile. Una data che quest’anno cade il 5 settembre, lasciando quasi interamente scoperto l’ultimo quadrimestre.

E se, numeri alla mano, la situazione attuale a livello globale appare grave, quella futura si prospetta ancora più allarmante. Secondo le ultime previsioni OCSE, il quantitativo di rifiuti plastici prodotti su base annua  potrebbe ulteriormente raddoppiare di qui al 2050, arrivando a 798 milioni di tonnellate, di cui 132 gestiti in maniera inadeguata (+55% rispetto al 2025).

Previsioni a livello globale (Valori assoluti e percentuali)

Rifiuti Plastici prodotti nel 2050
0 tonn.
Non gestiti adeguatamente
0 tonn.