Da sempre "culla della civiltà" e ricchezza condivisa tra popoli, oggi, con l'aumento sia delle popolazioni che lo abitano che dei commerci che lo attraversano, il nostro mare vede il proprio ecosistema marino in serio pericolo. Inquinato, troppo trafficato e depredato, è giunto il momento per tutti i suoi amanti e abitanti di impegnarsi sempre di più affinché l'oro blu dell'Europa sia preservato.
Ogni 22 aprile si festeggia la giornata mondiale della Terra..ma oltre a festeggiarla questa nostra Terra dovremmo anche iniziare seriamente a prendercene cura, ben più di quanto non abbiamo fatto fino ad ora.
Nonostante il cambiamento climatico mostri sempre più di frequente le sue conseguenze, le emissioni CO2 nel pianeta sono tornate a salire, soprattutto dopo il conflitto sul suolo europeo. Questo ha sì accelerato la corsa alla transizione energetica, ma allo stesso tempo, ha spinto verso il ritorno alle fonti fossili più facilmente reperibili nell'immediato.
L’effetto positivo dei lockdown sul climate change è trascurabile nel medio-lungo termine mentre l’emergenza sanitaria inibisce in parte l’attenzione internazionale verso il tema dell’ambiente
Con un italiano su due in casa per il lockdown, l'ambiente si è ripreso parte dei suoi spazi. I delfini sono tornati nei porti, gli animali nei parchi e le quantità di PM10 nell'aria si sono ridotte
In occasione della 23ma Conferenza sul Clima (6-17 novembre a Bonn) ci siamo chiesti quanto gli italiani siano spaventati dal cambiamento delle temperature. Attenti alla qualità dell’aria e alla spazzatura che si fa in casa, nove cittadini su 10 ritengono molto importante proteggere l’ambiente