Green anche tra le mura domestiche, i cittadini dimostrano di porre attenzione ai consumi di luce e gas e alle buone abitudini di risparmio energetico. Soddisfatti del loro gestore è il prezzo che fa la differenza

All’indomani dell’ennesimo rialzo dei prezzi del mercato di luce e gas, Coop conferma con un’indagine dedicata che il risparmio resta la priorità degli italiani nella fornitura di energia.  In vista della liberalizzazione del mercato energetico, i consumatori guardano con timidezza all’apertura attesa per il primo gennaio 2023: sono piuttosto abitudinari nelle loro utenze e soddisfatti dei loro gestori di luce e gas, oltre che infastiditi dal pressing telefonico degli operatori più invadenti. Più di uno su due (53%) afferma di avere lo stesso gestore da più di cinque anni; chi ha già cambiato lo ha fatto, nella maggioranza dei casi, nel tentativo di risparmiare e, anche nel passaggio tra mercato tutelato e mercato libero, la maggioranza crede che probabilmente preferirebbe rimanere con l’attuale gestore. Il driver di scelta principale resta il portafoglio – i gestori sono scelti per l’offerta ritenuta più vantaggiosa – seguito però dallatrasparenza di informazioni e condizioni contrattuali, mentre cresce l’attenzione all’ambiente, alle fonti energetiche rinnovabili e, in generale, a non sprecare l’energia, anche nell’utilizzo e la scelta degli elettrodomestici. E mentre il Paese guarda al futuro della mobilità puntando su quella elettrica, le auto ibride rimangono per la maggioranza un sogno troppo costoso, chiuso nel cassetto.

A mettere in luce le attitudini degli italiani sull’energia è la ricerca “Il futuro green è nelle nostre mani” di italiani.coop, che per la prima volta indaga sui consumi domestici in collaborazione con Alleanza luce & gas(Accendi luce & gas Coop) e Nova Aeg (EnerCasa Coop e EnerWeb Coop) le società che mettono anche luce e gas “nel carrello della spesa”, controllate, rispettivamente, dalle cooperative di consumatori Coop Alleanza 3.0 e Nova Coop.

Assediati dai call center – Il legame di fiducia fra gli italiani e il proprio gestore energetico è confermato anche da altri dati. Per risolvere problemi o dubbi, un italiano su tre ha contattato di recente il suo gestore e i servizi di assistenza prendono la sufficienza (solo un utente su 10 assegna loro un punteggio minore di 5); i giudizi più generosi sono quelli dei baby boomers e nel Nord Ovest. 

Ciò che in questa materia infastidisce davvero gli italiani in realtà sono i call center che chiamano per proporre il cambio gestore. A fronte, per esempio, del fatto che solo un italiano su 10 dichiara di essere stato contattato raramente, tutti gli altri sono stati chiamati almeno una volta al mese, e ben il 39% una volta alla settimana. In 6 su 10 contattati da un altro gestore, per proporre un nuovo contratto. In questi casi, i sentimenti che la grande maggioranza degli italiani associano a queste telefonate è spesso fastidio (57%), eccessiva insistenza dell’operatore (57%), sospetto (53%), con maggiore incidenza per donne e baby boomers. Insomma, agli italiani piace il loro gestore con un voto medio di 7.5, ben 8 su 10 lo sceglierebbero di nuovo e lo consiglierebbero ad amici e parenti. 

L’energia green conta – Tuttavia, in questo panorama, le nuove aziende fornitrici di energia come Coop (Alleanza luce & gas e Nova Aeg) sono viste con favore dagli utenti, sempre in cerca di occasioni di risparmio ma anche di una nuova sostenibilità. Un italiano su tre sarebbe infatti disposto a pagare di più pur di sapere che la propria energia deriva da fonti completamente rinnovabili. Ben 7 su 10 hanno ricevuto offerte da Coop che hanno valutato interessanti e uno su due sarebbe interessato a passare a Coop, con una maggiore propensione nella fascia dei Millennials.

Le buone abitudini energetiche – Gli italiani, infatti, si dichiarano molto attenti e rispettosi dell’ambiente quando si tratta di consumi energetici casalinghi: 4 su 10 sono convinti che prestare attenzione proprio ai consumi domestici di acqua, luce e gas sia uno dei modi migliori per preservare l’ambiente, preceduto solo dal fare la raccolta differenziata. Ben 8 intervistati su 10 dichiarano di spegnere le luci se non sono in una stanza; si chiude il rubinetto mentre ci si lavano i denti o ci si insapona in 7 case su 10; oltre la metà ha assunto abitudini virtuose come utilizzare la lavatrice e la lavastoviglie solo a pieno carico, chiudere le finestre se il riscaldamento o il condizionatore sono accesi, usare la luce solare invece di quella elettrica quando possibile.

Un’attitudine anti-spreco che si conferma anche nell’uso delle apparecchiature: nella maggior parte dei casi l’elettrodomestico si cambia solo quando ormai non ce la fa più, e lo si fa tenendo bene in considerazione le classi energetiche di consumo del nuovo acquisto. 

La casa è al centro – Quasi nove italiani su 10 hanno sentito parlare del superbonus del 110% varato dal governo, ma solo la metà pensa di usufruirne. In effetti le migliorie alla casa hanno un ruolo sempre più centrale anche nelle spese familiari: la smart home è ancora un desiderio, più che una realtà, ma ben il 34% degli italiani conta di spendere di più in energia elettrica e nella cura della casa, contro appena il 13% che lo farà per affitti e mutui. 

Interrogati su qual è l’elettrodomestico di cui non potrebbero proprio fare a meno, i consumatori scelgono la lavatrice, mettono al secondo posto il frigorifero e solo in terza posizione la tv, che è però l’apparecchio che la maggior parte (il 36%) conta di cambiare nel 2021. Sarà invece un effetto della pandemia, e del conseguente sovrappeso, che solo il 2% non rinuncerebbe alla bilancia (al pari di lettori dvd che nessuno usa più e la macchina per cucire).  

Auto elettriche, un sogno – Solo il 6% degli intervistati afferma di possedere un’auto elettrica, ben il 25% pensa di acquistarla ma la maggioranza relativa, il 42%, pur desiderandola non può permettersela. Motivazioni che si riflettono nello scarso interesse ad attivare un impianto di ricarica domestica. 

Il punto di vista di Alleanza luce & gas e Nova Aeg – “L’indagine evidenzia la scelta di un consumatore attento all’ambiente, in cerca di un operatore di cui fidarsi, dal quale non sentirsi importunato – commenta Antonio Cerulli, presidente di Alleanza luce & gas –. Un consumatore che sposa gli stessi valori che sottendono la nostra azienda, che punta alla sostenibilità con prodotti ecologici come Accendi ecologica e progetti green, come la partecipazione all’e-mobility Enerhub e progetti di tutela ambientale e di compensazione di CO2, e mette in sicurezza il cliente con un prezzo della materia prima bloccato per 12 o 24 mesi, scevro dalle oscillazioni del mercato. Oggi più che mai, con il rincaro dei prezzi energetici, è essenziale verificare tutti i costi in bolletta, controllare i dati in fattura, saper valutare la scelta tra prezzo variabile o fisso e avvalersi di un interlocutore serio e credibile. È un’operazione di servizio, convenienza e trasparenza che, come azienda di proprietà dei soci Coop, mettiamo a disposizione di tutti gli utenti”. 

«Ogni giorno traduciamo con atti concreti una sensibilità che già caratterizza i nostri prodotti a marchio e l’offerta commerciale Coop. Con i suoi marchi EnerCasa Coop e EnerWeb Coop – conferma Patrizio Dettoni, presidente Nova Aeg – Nova Aeg ha scelto di offrire ai clienti domestici esclusivamente energia elettrica prodotta al 100% da fonti rinnovabili certificate dalle Garanzie di Origine e gas naturale le cui emissioni di CO2 sono compensate da progetti di tutela ambientale, in ottica di garantire maggior salubrità e convenienza ma anche di coerenza con i propri valori. Si tratta di una scelta che riscontra la crescente sensibilità dei soci Coop sui temi della sostenibilità ambientale e coerente con la volontà di contribuire fattivamente al processo di transizione ecologica verso modelli pienamente sostenibili, nella direzione della completa neutralità climatica e in sostegno degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile”.