In occasione delle elezioni in Gran Bretagna ci siamo chiesti quali sono le differenze e le somiglianze tra le due popolazioni. Loro sono più preparati, noi più risparmiatori

Pubblicato il 7 giugno 2017

Meno di 7 inglesi su 10 potrebbero andare a votare nei prossimi giorni. Stando ai dati Ocse, nel Regno Unito la media dell’affluenza alle urne è di circa il 66%, meno degli italiani che di solito si recano a votare con una percentuale del 75% circa. E proprio l’affluenza alle urne è uno dei pochi campi in cui riusciamo a realizzare performance migliori dei cittadini di Sua Maestà la Regina Elisabetta II.

 

Più giovani degli italiani, più occupati e più ricchi, gli inglesi leggono, si informano e sono in generale più preparati degli italiani. Anche se i residenti di entrambe le nazioni dedicano all’istruzione circa sedici anni di vita, i giovani inglesi con un diploma sono più numerosi dei loro coetanei italiani e inoltre raggiungono punteggi più alti nelle abilità letterarie, matematiche e scientifiche. La religione ha la stessa importanza nei popoli delle due nazioni, anche se gli inglesi hanno una presenza di Credo più eterogenea. Divorziano più spesso degli italiani, seppur è vero che si sposano anche di più. Su come le famiglie spendano i loro soldi, emergono le tipiche differenze. Gli italiani sono attenti al fashion, al cibo e alla salute (forse perché in media sono più vecchi). Gli inglesi amano invece spendere più degli italiani per istruzione, cultura e tempo libero. Fanno un maggiore uso di sostanze stupefacenti. In tema di consumi proibiti o comunque poco salutari, gli italiani hanno percentuali più alte solo nel fumo e nel consumo di cannabis mentre lasciano ai cittadini oltre Manica il primato in consumi di ecstasy, cocaina e altre droghe. In termini di sicurezza il territorio della Gran Bretagna è percepito più sicuro dai suoi cittadini che non gli italiani il loro, e forse questo deriva anche dal fatto che proprio gli italiani posseggono molte più armi dei colleghi inglesi.

 

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