Il periodo che trasforma ogni cosa
L’avvento delle festività natalizie cambia profondamente la ruotine delle persone, modificandone, seppur in via temporanea, i comportamenti, e dando inizio a settimane particolarmente “intense”, fatte di shopping per i regali, pranzi/cene con familiari e amici, viaggi e vacanze (per i più fortunati) . Il cambiamento, tuttavia, va ben oltre lo svolgimento di attività tipiche del Natale o di festività analoghe, coinvolgendo tutti gli aspetti della quotidianità degli italiani, comprese le abitudini di spesa di tutti i giorni, alimentare e non.
Il valore del carrello cresce del 30%
Un primo cambiamento significativo riguarda la spesa complessiva sostenuta dalle famiglie italiane in cibo & bevande, prodotti per la cura della casa e della persona ed animali domestici. Nel mese di dicembre e nella Grande Distribuzione Organizzata, il suo valore fa, infatti, registrare un incremento del 30% rispetto alla media dei primi 11 mesi dell’anno, passando da 8 ad oltre 10 miliardi di euro (l’equivalente di 90-100 euro in più a famiglia).
Spesa delle famiglie italiane nella GDO (variazione dicembre su media gennaio-novembre)
Più libertà a tavola e attenzione al look
La composizione del carrello della spesa rappresenta un secondo elemento di forte discontinuità rispetto al periodo prenatalizio, rilevabile, con direzione e intensità variabile, in quasi tutte le merceologie.
Dall’analisi delle variazioni della spesa complessiva nella GDO delle famiglie italiane tra dicembre e la media gennaio-novembre, risulta, infatti, un aumento esponenziale di alcune categorie merceologiche legate sia al comparto alimentare (ricorrenze, champagne / spumante, liquori, pasta fresca, preparati / piatti pronti) che alla cura di se (cosmetica, profumeria). Contestualmente, altre voci di spesa (che comprendono prodotti salutistici, specialità etniche, yogurt, cereali e bevande piatte) si muovono in direzione diametralmente opposta, con vendite a valore in calo più o meno consistente. Una dinamica che, nel suo complesso, rileva la tendenza degli italiani a concedersi qualche sfizio e strappo alla regola in più a tavola, dando più spazio alla tradizione, e a prendersi più cura del proprio corpo e del proprio look.
Un Natale sempre più ricco
Un’analisi più approfondita delle vendite su base mensile nella GDO, consente, inoltre, di definire un paniere più ristretto di prodotti che, nel mese di dicembre, registrano un forte incremento della spesa delle famiglie rispetto al resto dell’anno. Un paniere particolarmente ricco, composto da circa 200 prodotti, per il quale l’Ufficio Studi Coop prevede che gli italiani spenderanno quest’anno circa 2 miliardi di €, il 6% in più rispetto al 2021 e il 22% in più rispetto al 2021.
Stima della spesa delle famiglie italiane nella GDO per prodotti natalizi (Omnichannel, valori assoluti e percentuali)
All’interno del paniere natalizio ogni categoria merceologica avrà, inevitabilmente, i suoi prodotti di punta, che si renderanno protagonisti dei momenti clou dei pranzi e delle cene degli italiani.
La pasta sarà come sempre protagonista delle feste natalizie e quella ripiena avrà una marcia in più, con una spesa prevista di 43 milioni di €, contro i 30 milioni di quella all'uovo e dei 26 milioni della sfoglia.
Lo Charmat è saldamente in testa alla classifica delle preferenze, con una spesa prevista di 129 milioni di €, più del doppio rispetto allo spumante (60 milioni). Al terzo posto, a diverse lunghezze di distanza, troviamo lo Champagne (20 milioni).
Anche quest'anno il panettone mantiene la testa della classifica, con i suoi 131 milioni di € di spesa previsti, seguito a breve distanza dal pandoro (111 milioni). Sul terzo gradino del podio, troviamo il torrone ("solo" 38 milioni).
Un aiuto per digerire
In attesa dei buoni propositi per un nuovo anno all’insegna della dieta e per un rapido sollievo dopo pranzi e e cene ricchi di prelibatezze, il periodo natalizio porterà con sé anche un incremento notevole della spesa per bevande a base di bicarbonato, il cui valore, nella sola GDO, si attesterà intorno a 5 milioni di € a dicembre di quest’anno (+ 9% rispetto allo stesso periodo del 2021).
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