Tra le tendenze di Google, la parola "dieta" scala le classifiche tra marzo e maggio, e di lunedì. Ma nonostante le proposte dei medici francesi e quelle dei biochimici statunitensi, l'evergreen delle ricerche a tema rimane la dieta Mediterranea

Il Lunedì è il giorno dedicato alla “dieta”, o almeno alla ricerca di questa parola on line.  Se si osservano i trend di Google degli ultimi 3 mesi, il grafico (clicca qui per vederlo) non lascia spazio a dubbi: il primo giorno della settimana è quello in cui le ricerche per rimettersi in forma sono maggiori. Imbarazzati per la prova costume o affaticati dall’ ultimo pranzo domenicale, appena rientrano in ufficio gli italiani cercano come rimettersi in forma. Un’attività che cala di un terzo con il trascorrere della settimana. E nell’estate 2016, la ricetta più cliccata è quella del dietologo Alberico Lemme. A marzo di quest’anno  sono uscite sulla stampa le foto di un dimagrito Flavio Briatore che, interrogato sul cambiamento, aveva dichiarato di aver perso 17 chili grazie al programma seguito con Lemme. Una notizia che ha  trascinato subito in alto  le digitazioni della “dieta Lemme”. A gennaio 2016, la ricerca  è nella norma a metà classifica, ma all’inizio del mese di marzo si vede un picco di clic che poi esplode nel mese di aprile. A maggio le ricerche sono lievemente in calo, ma la stampa ne parla ancora. Bruno Vespa invita il dietologo nella sua trasmissione Porta a Porta, dove racconta che si può mangiare pasta a volontà, ma a colazione e tante proteine e pesce negli altri pasti.

Dal 2006 al 2010 la dieta a zona è la più cercata sul web

La dieta a zona è quella che ha caratterizzato più a lungo l’ultimo decennio. Inventata dal biochimico statunitense Barry Sears, si basa sul contenimento del livello di insulina attraverso un’alimentazione divisa in tre blocchi di nutrienti principali da assumere con percentuali definite: 40% carboidrati, 30% proteine, 30% grassi. Dal 2006 al 2010, lo stile Usa rimane sempre tra le prime tre voci nelle ricerche Google associate alla parola “dieta”. Nel 2011, scende di qualche posizione e lascia il posto al regime alimentare firmato dall’ex dottore Pierre Dukan. Proprio la dieta  del  medico francese (uscito dall’ordine professionale nel 2012, a seguito delle polemiche sul suo regime alimentare) è la più cercata dagli italiani, almeno fino al 2015. Uno stile che si basa soprattutto sull’ assunzione di molte proteine di origine animale e poche calorie.



In primavera e dopo Natale, sono questi i mesi in cui googliamo di più la parola “dieta”

Si inizia a googlare la parola “dieta” e i suoi correlati già a marzo, ma il più delle ricerche si fanno ad aprile e maggio. La necessità di trovare un regime alimentare che rimetta il corpo in forma, segue le stagioni e si intensifica in primavera quando ci si prepara per le vacanze estive e all’idea di indossare di nuovo il costume. Anche il Natale incide. Negli ultimi 10 anni la ricerca della parola “dieta” ricorre periodicamente nella prima metà di gennaio, quando dopo le feste per il Natale e il Capodanno, gli italiani sentono il bisogno di rimettersi in forma

La dieta Mediterranea rimane l’evergreen delle ricerche

Nel decennio rimane stabilmente nella parte alta delle tendenze nelle ricerche di Google la dieta Mediterranea. Dal 2006 al 2016, queste due parole insieme rimangono tra i primi quindici top trend, con una crescita delle ricerche dal 2014 a oggi. La tendenza dei vegani invece sembra essere in discesa, almeno nelle ricerche su Google. Lo stile alimentare che punta tutto su ortaggi e verdure compare nella parte alta delle classifiche nel 2011 e scala la vetta rapidamente. Arriva nella top five nel 2014 per poi iniziare a scendere l’anno successivo, sembra con la stessa velocità dell’ascesa.

Non mancano le ricerche per stili alimentari per donne incinte o diabetici

Tra le ricerche che ricorrono ci sono quelle legate ad una particolare condizione di vita, come quelle per le donne in cinta e per i diabetici che rimangono sempre nella parte alta delle classifiche Google dal 2006 a oggi.

 

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