Dal 2010 al 2015, la top 10 degli eventi live più visti ha registrato una crescita di 130 mila presenze. Non solo Madonna, Rolling o One Direction, sul palco c’è anche posto per Liga, Vasco, Jova e Tiziano Ferro

Tempo di estate, tempo di concerti. I numeri delle presenze agli eventi musicali non lascia spazio a errori, è la bella stagione la regina delle esibizioni live. Negli stadi, nei parchi o nelle piazze, l’affluenza dei fan decuplica rispetto alle altre stagioni. Un dato su tutti: in vetta alla top ten dei concerti del primo trimestre del 2016 c’è il padre della musica techno tedesca, Paul Kalkbrenner, con 13 mila 559 spettatori all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno.  Un terzo dei quasi 47 mila, che invece sono andati al concerto che è in fondo alla top ten degli eventi dell’estate scorsa: il live di Jovanotti al Meazza di Milano il 25 giugno.

 

Top10 Concerti in Italia 2010-2015

Nei mesi più caldi del 2015, hanno partecipato almeno ad un live più di mezzo milione di appassionati che  hanno riportato in vetta alle classifiche i cantautori italiani, dopo alcuni anni in cui erano gli stranieri a dominare la top ten. Il concerto più visto del 2015 in termini di presenze è quello di Ligabue a Campo Volo, che il 19 settembre ha raccolto 151 mila 395 presenze.  Subito dietro gli Ac/Dc con 91 mila 822 biglietti, che costati in media di più di un qualsiasi altro concerto italiano, hanno incoronato la rock band  australiana campione di incassi 2015. Un’annata comunque dominata dalle voci nazionali, anzi da quattro cantautori italiani: Vasco Rossi, Jovanotti e Ligabue(per gli incassi) e anche Tiziano Ferro(per le presenze).

Soltanto un anno prima, erano gli stranieri a dominare la classifica degli incassi. I Rolling Stones svettavano sulla top ten, seguiti da Pearl Jam, One Direction e solo quinto Ligabue. Un’italianità che però si rinforzava nella graduatoria dei concerti più visti: su 10 posizioni, otto erano occupate da voci made in Italy (tra cui compaiono anche i Modà) solo due, la prima e l’ottava, dai due antipodi della musica leggera internazionale, cioè le pietre miliari del rock, i Rolling,  e i giovani protagonisti del pop, gli 1D.

Una passione, quella per i cantanti stranieri, che si era già affermata nei due anni precedenti. Il 2012 e il 2013 sono stati periodi votati alla musica internazionale, non senza qualche accenno di amore per l’Italia. Proprio nel 2012 infatti, il secondo concerto nella top 10 degli incassi è stato “Italy loves Emilia”, organizzato a seguito del terremoto che sconvolse la pianura Padana (è stato il primo in quanto a presenze con 154mila 121 ingressi). Per il resto, dalle varie posizioni occhieggiano i nomi di Madonna, Bruce Springsteen, Metallica e Coldplay. Unico che tiene al confronto con gli stranieri nel 2012, è Tiziano Ferro, nono nella top 10 del botteghino. E anche se nel 2013 ricompaiono i nomi di Jovanotti e Vasco Rossi, anche quest’anno è dominato da Depeche Mode per esempio o Robin Williams.

E forse l’andamento dei concerti del ’12-’13 è una risposta a come andarono gli eventi live nel 2011. La classifica dei top 10 del botteghino è quasi interamente popolata da cantautori italiani, anche se i nomi sono quelli dei soliti noti: Ligabue e Vasco. Da notare che in quest’anno, nulla poteva intaccare la passione dei fan per il made in Italy. Perfino la tanto attesa e discussa reunion della più famosa boy band degli anni ’90, i Take That, non riuscì a scalare il ranking degli incassi e si fermò al sesto posto. Gli U2 sbancarono le casse nel 2010, per un anno in cui le classifiche furono condivise da musicisti italiani e stranieri, in un confronto senza vincitori né vinti.

E il mondo dei concerti sembra ormai aver affermato definitivamente il suo trend di crescita e di ripresa dalla crisi. Se nel 2010 le presenze totali della top 10 sono state 533 mila, cinque anni dopo, nel 2015 sono arrivate a 657 mila. La musica insomma è tornata in salute prima dell’economia.

 

Andamento concerti 2010-2015 su base ingressi