Un po' di nostalgia e tristezza per gli italiani in questo Natale 2020. Ce lo hanno raccontato nelle nostre indagini di dicembre, spiegandoci anche che la tavola rimane il luogo in cui prendersi cura di sé

Sarà un natale un po’ triste e nostalgico quello del 2020. A raccontarlo sono gli stessi italiani nell’indagine del Natale realizzata nella prima settimana di Dicembre. Il quasi 45% sceglie la tristezza come emozione da associare a questo periodo, il 32% nostalgia e solo il 9% felicità. E se al Nord a questi due sentimenti si associano più spesso la noia, al centro e al sud è invece l’ansia ad essere presente con più frequenza. Se poi si guarda alle differenze tra uomini e donne, sono queste ultime a sentire forse più il peso dell’anno che si sta concludendo, con oltre una su due che associa a questo Natale una sensazione di tristezza contro un uomo su tre. 

Natale è sinonimo di famiglia o comunque di socialità e infatti saranno proprio queste attività quelle di cui gli italiani sentiranno maggiormente la mancanza. Quasi due su tre dichiarano che sentiranno l’assenza della cena o del pranzo di Natale con i familiari, uno su due rimpiangerà le visite degli amici e circa uno su tre i mercatini di Natale. Assenze anche in questo caso sentite con maggiore forza dalle donne, ma trasversali alle latitudini del Paese. 

Dopo quasi 12 mesi di crisi, il Natale 2020 è una festa al risparmio. Per via delle restrizioni alle visite o della morsa economica, gli italiani dichiarano che stanno risparmiando sui regali quest’anno. Oltre il 66% sostiene di spendere di meno rispetto al 2020 contro il solo 5% che dichiara di più e il 28% che si definisce stabile. Una attitudine che accomuna tutte le zone del Paese e anche le diverse generazioni, ma non le differenti situazioni economiche familiari. A conferma che la forbice delle differenze economiche si sta allargando, il 60% di chi dichiara di appartenere al ceto medio-alto o alto della società vuole risparmiare, contro il 75% del ceto medio-basso e popolare.

Per gli acquisti di queste festività quanto spenderà rispetto al 2019? (%, totale campione)

wdt_ID Spesa %
1 Oltre -30% 32
2 Dal -30% al -10% 34
3 Dal -10% al +10% 28
4 Dal +10% al +30% 5
5 Oltre +30% 1

E la pandemia ha abituato gli italiani all’e-commerce. Quasi il 41% degli italiani dichiara che ha acquistato o acquisterà i regali online, solo uno su quattro sceglie i negozi fisici e un altro italiano su quattro cerca di dividersi equamente tra i due canali. Certo c’è anche un 8% che non farà regali, una dato che cresce al sud, nelle isole e al centro, dove si trasforma in 1 italiano su 10. Certo gli acquisti online segnano delle differenze: il cliente è in genere più uomo che donna e più giovane che anziano.

La pandemia non ha cancellato alcune priorità che gli italiani si stavano dando già negli scorsi anni e che si sono rafforzate con questo difficile 2020 e che a Natale renderanno l’atmosfera meno amara. Per esempio il prendersi cura di sé, che passa sempre dalla tavola, ora si rafforza e si fonde con altre priorità degli italiani come l’ambientalismo e la sostenibilità. Made in Italy, sostenibilità e fare un po’ di economia  sono infatti i tre mantra che sembra guideranno gli acquisti del food nel 2021. Gli esperti valutano che i prodotti con materie prime italiane saranno i più scelti, subito seguiti dal green che non è stato intaccato dai vari lockdown e poi dalle promozioni. Una curiosità può invece essere che l’etnico scivola in fondo alle priorità.