La tecnologia da sempre spinge l’uomo ad immaginare il proprio futuro oltre che a coadiuvarlo nel presente. Ma dopo gli accadimenti degli ultimi anni, le istanze nei confronti dell’innovazione scientifica si sono fatte più cogenti e accanto alle riflessioni sull’intelligenza artificiale, arrivano oggi anche domande per le energie alternative e per la domotica. Tecnologie al servizio insomma della new life dei cittadini nel postpandemia.
Interrogati su quali vantaggi si attendono dall’intelligenza artificiale nei prossimi anni, gli intervistati hanno subito pensato ad un aiuto alla propria dimensione domestica (per quasi l’80% l’IA influenzerà la casa e per l’oltre 30% la migliorerà), poi alla sicurezza (70% influenzerà, 30% migliorerà), allo shopping e solo dopo ad istruzione e trasporti. Permangono scetticismo e criticità nei confronti dell’applicazione delle macchine al mondo delle libertà (per il 20% l’IA l’influenzerà e solo per meno del 15% lo migliorerà) e la loro incidenza sui redditi (20% influenzerà, 10% migliorerà). Stessa criticità che permane quando si parla di alimentazione, se tra il 40 e il 50% degli intervistati sono convinti che l’IA avrà un’influenza su questo, neanche il 15% pensa ad un miglioramento.
Certo, l’intelligenza artificiale è lontana da destare un interesse collettivo. L’Italia per esempio si dimostra ancora poco curiosa di “Chat GPT”, un chatbot avanzato in grado di redigere testi utilizzando come fonte internet. Nelle ricerche Google siamo in fondo, ben lontani da Cina, ma distanti anche dalle ricerche fatte in Francia e Regno Unito.
Gli italiani in realtà si dichiarano molto più interessati alle nuove fonti di energia che nei prossimi 5 anni, saranno secondo il 44% intervistati dall’Ufficio Studi Coop ad agosto 2022, le innovazioni tecnologiche ad avere maggior impatto nella vita quotidiana rispetto a IA e Rete 5G.
Va detto che comunque la curiosità sta crescendo. Analizzando i Google Trend tra il 2020 e il 2022, l’intensità di ricerca in Italia del termine “intelligenza artificiale” è cresciuto del 70% con il 54% degli italiani convinti che nei prossimi 3-5 anni in qualche modo proprio la IA cambierà radicalmente le nostre vite (ne sono convinti però l’80% degli intervistati in Cina).
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