Se tre italiani su 10 dichiarano di non essere stati toccati in misura consistente dal carovita, tutto il resto degli Paese invece cerca di fronteggiare un bilancio familiare sempre più ristretto. Un 25% ha tirato la cinghia stando in equilibrio e cercando di cristallizzare i propri consumi nonostante tutto, magari diminuendo la qualità del cibo ma tenendo intatte le quantità, un gruppo che si dice anche ottimista rispetto al futuro. Al contrario, un 12% si dichiara in difficoltà e un 16% in sofferenza vivendo quindi vere e proprie situazioni di disagio alimentare. Il tutto con un italiano su 3, tra quegli equilibristi, che rinuncia per esempio a carne o pesce. Nuove logiche di spesa che vedono protagonisti alcuni italiani più di altri. Tra coloro che si dichiarano in sofferenza quindi con vere e proprie situazioni di disagio alimentare, emerge una maggiora incidenza al Sud, tra i Millennials e tra i single.
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