Un po' più di parrucchiere, meno pane fatto in casa e qualche aperitivo fuori casa in più. Abbiamo guardato dentro i carrelli ai tempi della fase 2

Meno farina, tinte per capelli e disinfettanti, più make-up, bevande per sportivi e anche condom. La fine del lockdown cambia la composizione dei carrelli della spesa, secondo gli ultimi dati rilasciati da Coop Italia sugli acquisti.

Dopo la spesa da bunker, che ha caratterizzato le prime tre settimane di emergenza Covid, quindi fino al 15 marzo, che vi avevamo raccontato qui, le visite al supermercato sono calate in numero anche se la spesa media è in realtà aumentata. Gli scontrini sono diminuiti del 40% a marzo ed aprile, ma l’importo medio è salito a 46 euro dai 26 dei mesi precedenti.

A maggio invece, nella fase 2, i consumatori hanno rallentato gli acquisti che erano stati i “protagonisti” del lockdown. La crescita tendenziale della farina è passata dal +180% di aprile al +68% di maggio, pasta e riso dal +10% al +8%, le conserve di pomodoro dal +36% al +21%, la carne in scatola dal +30% al +10% e il lievito per esempio dal +170% al +70%, così come le creme spalmabili dal +37% al +16%.

Con la riapertura dei parrucchieri, la vendita delle tinte per capelli è crollata dal +165% al +30%, mentre quella di disinfettanti dal +280% al +59%. Si è rafforzata invece la caccia alle mascherine, ora che si può uscire più liberamente, gli acquisti di queste protezioni hanno segnato +21 mila %, mentre è calata la richiesta dei termometri, passati dal +130% al +43%. Ma va ancora male il make-up passato dal -30% al -25%.