Ancor prima di inziare il Festival di Sanremo 2024 può già vantare un primo record: quello di edizione con il maggior numero di artisti “big” che calcheranno il palcoscenico dell’Ariston: ben 30 – mai così tanti nella storia della kermesse canora più seguita dagli italiani. In attesa di conoscere il vincitore, il team di italiani.coop ha replicato il lavoro di analisi dei testi di tutte le canzoni in gara – giunto alla sua quarta edizione – ricostruendo il paroliere di un’ edizione ricca di parole, oltre che di cantanti. I risultati ci mostrano un Sanremo ricco di sfumature linguistiche e tante novità rispetto allo scorso anno.
L’onda inarrestabile di Dargen D’Amico
Mentre nel 2023 era stata Madame ad aggiudicarsi il primo posto in classifica con “Il bene nel male” (470 lemmi), nell’edizione di quest’anno il premio per il testo più lungo va a Dargen D’Amico, che, pur non superando Madame, spicca su tutti gli altri cantanti in gara con un’ “Onda Alta” fatta di ben 423 lemmi, seguito a distanza da Angelina Mango con “La noia” e Geolier con “I p’ me, tu p’ te” (rispettivamente al secondo e terzo posto con 380 e 375 lemmi). A chiudere la classifica è il duo Renga – Nek, in grado di raccontare a chi li ascolta quanto l’amore possa essere stupido con soli 159 lemmi.
Dimmi quando, quando, quando
Rispetto allo scorso anno a cambiare oltre che il numero di cantanti in gara e la lunghezza delle canzoni sono anche le parole utilizzate, o quanto meno quelle che ricorrono con maggior frequenza nei testi delle canzoni: il “male” scende in un solo anno dal primo al trenunesimo posto, lasciando il vertice della classifica a “quando” (citata ben 54 volte, di cui oltre la metà nel solo testo “Sinceramente” di Annalisa), seguita da “ancora” (48 citazioni, più frequenti in “Ti muovi” di Diodato, “Finiscimi” di Sangiovanni e “Spettacolare” di Maninni), mentre al terzo posto con un ex-equo troviamo le parole “tutto”, “mai” e “boom” (36 citazioni). I cantanti in gara si domandano spesso “perché” (appena sotto il podio con 32 citazioni) e, come prevedibile, citano spesso l’ “amore”.
Think positive
A rendere questo Festival un coinvolgente percorso attraverso le parole non è solo il numero di lemmi (circa 9mila in tutto) e la loro varietà ma anche la presenza di sentimenti spesso contrastanti, anche se, complessivamente, il mood positivo sembra prevalere su quello negativo: lì dove il “tutto” batte il “niente”, l’ “amore” sovrasta l'”odio” e il “bene” vince sul “male”. Ma le sfumature sono tante e tali che è difficile, se non impossibile, trovare un filo conduttore…ogni canzone racconta una storia a sé ed ha una sua nuvola di parole che la differenzia da tutte le altre, di questa edizione, delle passate edizioni e di quelle che verranno.
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