Poveri o ricchi, tanti o pochi, la classifica delle nazioni che non hanno vinto mai un’Olimpiade non ammette nessun parametro. E così i monegaschi dividono il podio con i birmani

Al via la XXXI edizione dei Giochi olimpici estivi. A Rio de Janeiro scendono in campo 206 nazioni con i loro 10 mila 500 atleti che si sfidano in 306 gare. Il medagliere delle competizioni a cinque cerchi estive è dominato dagli Stati Uniti, seguiti dall’Unione delle repubbliche sovietiche e poi dalla Gran Bretagna. E mentre tutti pensano ai vincitori, italiani.coop ha elaborato i dati del Comitato olimpico internazionale e del sito internazionale specializzato in statistiche sportive Sports reference, a caccia di quelle nazioni che hanno partecipato ai Giochi Olimpici senza però conquistare mai alcuna medaglia.

Il podio delle medaglie di legno spetta al Principato di Monaco che ha partecipato a 19 edizioni dal suo arrivo tra i cinque cerchi nel 1920

Al secondo posto a pari merito con 16 non-vittorie, ci sono il Liechtenstein (arrivato ai Giochi nel 1936) e la Birmania (1948). E la terza classificata è Malta, che ha iniziato a partecipare nel 1928.

Classifica diversa invece per il numero di atleti impegnati nel tentativo di portare a casa un qualche metallo prezioso. Lo sforzo maggiore è stato quello dell’Angola che, seppur arrivata ai Giochi nel 1980, ha portato in gara 148 atleti in 10 sport. Nel 1932 è arrivato El Salvador, che da allora ha schierato in campo 119 campioni. Poco dietro, per la precisione con 113 atleti, l’Honduras, arrivato nel 1968.

E tra le medaglie di legno non mancano alcune piccole nazioni europee come San Marino che ha partecipato dal 1960 a 13 Giochi olimpici estivi. L’Albania, 7 Olimpiadi dal ’72. La Bosnia Erzegovina, 6 competizioni dal 1992. Il Principato di Andorra con 10 partecipazioni dal 1976. Il già citato Lichtenstein, Malta con 15 tentativi dal 1928, e come abbiamo detto il Principato di Monaco. Ma proprio l’Europa dimostra che essere piccoli non vuol dire essere destinati a non vincere. Estonia, Lettonia e Lituania hanno tutte e tre guadagnato almeno una medaglia alle edizioni estive dei Giochi Olimpici.

 

Olimpiadi 1896-2012: Paesi con la Medaglia di Legno

Tra coloro che hanno partecipato di meno ci sono anche nazioni entrate nel Comitato olimpico internazionale decenni fa. Va detto però che molte di queste sono state, o sono tutt’oggi, teatri di guerre civili, carestie o epidemie. A scontare pesantemente il peso della sua storia fatta di carenze improvvise di cibo, catastrofi e colpi di stato è per esempio il Bangladesh che, nonostante una popolazione di oltre 153 milioni di abitanti, quasi tre volte quella italiana, ha partecipato 8 volte impegnando 32 atleti. Un grande sforzo per una nazione il cui pil pro-capite PPP non raggiunge neanche i 3 mila dollari.

E certo non mancano stati che seppur in pace, in salute e in ricchezza, non riescono a sfondare il tetto della prima medaglia. Esempi sono il Principato di Monaco e il Lichtenstein, o anche lo stato di San Marino. Il Pil pro capite a parità di potere di acquisto dei monegaschi nel 2012 era di circa 73 mila dollari contro i quasi 36 mila degli italiani.  Gli abitanti del Lichtenstein nel 2009 (ultimo dato disponibile) avevano un Pil pro-capite PPP di oltre 89 mila dollari. Eccezione fa la Birmania che, seppur molto povera, il Pil pro-capite PPP nel 2012 era di neanche 4 mila dollari, compare nell’Olimpo di chi ha partecipato più volte alle olimpiadi: 16 tentativi.

 

Paesi con la Medaglia di Legno e il maggior numero di partecipazioni olimpiche: Prodotto Interno Lordo e Popolazione

E certo, con gli oltre 200 stati che si sfideranno per le prossime due settimane, magari Rio 2016 diventerà per alcuni dei medaglisti di legno, l’Olimpiade del riscatto. Basta solo una vittoria per abbandonare la classifica dei metalli non preziosi.

Fonti: Cio, Sports Reference, World Bank