Durante la crisi avevamo sacrificato le ore di svago. Ma oggi ritroviamo gli hobby e l'amore per la bici

Gli italiani si riprendono il loro tempo libero. Se durante la crisi avevano rinunciato a svagarsi per risparmiare e in parte per lavorare di più, oggi tornano a prendere l’auto per fare un giro fuori porta o un pic nic.

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Secondo uno studio Audimob-Isfort del 2014, le persone  che in un giorno feriale medio effettuano almeno uno spostamento arriva all’80%, cinque punti in più rispetto al minimo toccato nel 2012. Scegliamo di non allontanarci troppo (la soglia è di 5 chilometri) e preferibilmente a piedi o in bicicletta. Quest’ultima rimane il mezzo che dà maggiore soddisfazione al cittadino nei suoi spostamenti, mentre i mezzi pubblici pagano l’inefficienza soprattutto nelle grandi città. Non c’è differenza tra uomini e donne, o tra Nord e Sud, tutti si spostano anche se rimanendo vicino casa. Un nuovo concetto di mobilità che investe anche la quotidianità. Scegliamo sempre più spesso abitazioni vicine al lavoro e se si può, facciamo la spesa in  supermercati di quartiere. Dopo la globalizzazione, si ritorna a vivere il proprio quartiere.