Con la riduzione del potere di acquisto, le famiglie italiane si sono ritrovate a sperimentare sempre nuovi metodi di risparmio e tra questo non poteva mancare l'utilizzo il più efficiente possibile del cibo.

Proprio dalle famiglie italiane giunge il maggiore spreco di cibo forse perché a tavola si deve spesso trovare la sintesi tra esigenze e gusti molto differenti. Ma in realtà, con l’inflazione che erode il potere di acquisto degli italiani, già sono diversi i nuclei che hanno iniziato a cercare di sprecare la minore quantità possibile di cibo.  Il tutto in un panorama europeo dove gli italiani sono già tra i più accorti del continente con solo 31 kg pro capite sprecati annualmente, contro i 56 kg dei tedeschi e i 76kg degli statunitensi.