In occasione del primo turno delle elezioni presidenziali in Francia, ci siamo chiesti se i due popoli si assomigliano come pensiamo o se ci sono delle differenze che li distinguono. Scandagliando numerose fonti internazionali e non, abbiamo scoperto che non siamo così simili come si pensa

Gli italiani sono molto più in salute dei loro colleghi francesi, amano più di loro prendersi cura della casa e della tavola. L’economia della Francia è però più in salute di quella italiana, la loro soddisfazione della vita è più alta e sono più preparati degli studenti italiani. Gli abitanti dello stivale però vivono di più, mentre i francesi si lasciano invece andare con più abbondanza ai consumi proibiti. Per quanto riguarda il voto, noi scontiamo le cocenti delusioni degli anni 90, da quando l’affluenza è scesa sotto la soglia dell’80%, i francesi invece sentono ancora il profumo dell’impegno civile e votano con tassi molto alti: 80.4%.

 

 

L’economia della Francia è in generale molto più un salute di quella italiana. I francesi sono più occupati di noi, sia le donne che gli uomini (tasso di attività delle donne: Fr 67% vs Ita 54% – tasso di attività uomini: Fr 75% vs Ita 74%; disoccupazione femminile Fr 10% vs Ita 13%). Forse proprio per questi numeri ci sono più francesi che italiani con la giornata lavorativa più lunga (8% vs 4%). Lavorando di più, risparmiano anche più degli italiani (Fr 14% vs Ita 10%) e gli italiani rischiano molto più dei colleghi d’oltralpe di essere poveri (Fr 18% vs Ita 29%).

I francesi sono però meno in forma rispetto agli italiani. Fumano di più e si lasciano tentare dai consumi proibiti. Ci battono nell’ uso di alcol, anfetamine,  cannabis e ecstasy, li raggiungiamo solo nel consumo di cocaina. E in effetti sono meno in salute di noi. Sono più obesi (Fr 14% vs Ita 10%) e spendono più di noi per sanità e salute (Fr 4% vs Ita 3% ). Eppure dedicano più tempo alla cura della persona (Fr 16 ore vs Ita 15) e si “ritoccano” meno di noi (Fr 6.9 interventi estetici ogni 1000 abitanti vs Ita 7.3)

La religione ha sicuramente un peso diverso nelle vite dei francesi. Prima di tutto, la Francia ha una composizione religiosa molto più varia rispetto agli italiani. Da ex impero coloniale africano, nell’Hexagone i cattolici arrivano al 66% vs Ita 80%. Ovviamente, anche la loro componente musulmana è più corposa (Fr 7-9% vs Ita 2%). In effetti in Italia il 26% della popolazione pensa che la religione sia molto importante vs il 14% in Francia. Forse per questo, anche se si sposano più degli italiani  (Fr  4 matrimoni ogni 1000 abitanti vs Ita 3) ed hanno figli quando sono più giovani (Fr 28 anni della mamma vs Ita 30), divorziano molto più degli italiani (Fr  2  divorzi ogni 1000 abitanti vs Ita 1).

Ma è sui divertimenti che siamo davvero diversi. Gli italiani amano andare a fare shopping e spendere per le bevande, per l’abbigliamento e per la casa, i francesi invece sono iperconnessi e attenti al mondo che hanno intorno con cifre molto più alte di quelle nazionali (telefonano, navigano, leggono, guardano la tv, ascoltano la radio e vanno al cinema più degli italiani).

Forse è perché sono più preparati degli studenti italiani. I loro 25-64enni in possesso almeno di un diploma di secondo grado sono oltre 15 punti più dei nostri (Fr 74.8 % vs Ita 59.3). Sulle abilità in lettura, matematica e scienze ci battono (Fr  500 vs Ita 490) e il tutto anche se studiamo più o meno per lo stesso  periodo ( Fr 16,4 anni vs Ita 16.8).

Concludendo, seppur noi siamo molto più in salute, loro si sentono più soddisfatti di noi (Fr 6.4 voto da 1 a 10 vs Ita 5.8). E si sentono anche più al sicuro di noi, hanno meno omicidi (Fr 0.6 vs Ita 0.8 omicidi medi per 100 mila persone) ma sono molto più armati degli italiani (Fr 31 armi ogni 1000 abitanti vs Ita 12).

Fonti: World Bank, US. Central Intelligence Agency, United Nation, Eurostat, Zenith The Roi Agency, Unesco, Oecd, United Nation Office on Drugs and Crime, Pew Research