Le classifiche statunitensi dicono che siamo tra i posti più belli da visitare. L'Unesco ci riconosce il maggior numero di bellezze patrimonio dell'umanità e anche il World economic forum ci premia. Ma l'Italia nei mesi del lockdown ha già perso 19 milioni di turisti

Se la pandemia può avere qualche aspetto meno negativo, uno di questi può essere la possibilità di riscoprire le bellezze dell’Italia. In una estate che forse sarà meno congestionata dai turisti stranieri e che vedrà gli italiani meno in viaggio verso l’estero, l’attenzione si rivolge verso le offerte del Paese.

Stando agli ultimi dati pubblicati da Istat, nel 2019 quasi 55 milioni di persone hanno visitato le strutture statali italiane (musei, aree archeologiche e monumenti). Delle presenze che hanno permesso un incasso di 243 milioni di euro nello scorso anno.

Un successo che è cresciuto negli ultimi dieci anni del 46,8%, al ritmo di 1,7 milioni di euro in più ogni anno Utilizzando i dati della crescita dell’ultimo periodo, Istat ha elaborato una previsione di ciò che è andato perso a causa del Covid19. Se non ci fosse stata la pandemia e il conseguente lockdown, i visitatori dei musei statali sarebbero potuti incrementare dell’8,1% con un aumento degli introiti lordi del 12,8%. Il pubblico avrebbe potuto raggiungere i 59,2 milioni di visitatori con entrate per oltre 273 milioni di euro. A causa delle chiusure invece, si stima che per i soli mesi di marzo, aprile e maggio, il numero dei mancati ingressi delle strutture statali è pari a 19 milioni di turisti, per mancati incassi di circa a 78 milioni di euro.

Proprio la primavera è infatti il periodo di maggiori presenze per le strutture museali e archeologiche italiane. Nel 2019, come negli anni precedenti, il mese di maggiore incasso era stato maggio, con 30,2 milioni di euro, cui si affiancava aprile con 25,2 milioni di euro, superato solo da settembre con 27 milioni di euro.

E la bellezza dell’Italia è una dimensione su cui concordano in molti. Prima tra tutti è l’Unesco a riconoscere al nostro Paese delle qualità uniche. L’elenco delle bellezze Patrimonio dell’umanità vede proprio l’Italia al primo posto nella classifica mondiale con 55 realtà protette dalla agenzia culturale dell’Onu. Al nostro pari solo la Cina con lo stesso numero di patrimoni. Dietro ci sono la Spagna (48), la Germania (46), la Francia (45), la Gran Bretagna (32) e gli Stati Uniti d’America (24).

Riconoscimenti ci arrivano anche dal World Economic Forum. Nel calcolo della competitività turistica l’Italia è in ottava posizione, dietro a Spagna, Francia, Germania e Giappone. Per le risorse culturali invece, il Paese sale al quarto posto, dietro Cina, Francia e Spagna.

A consegnare all’Italia la palma d’oro in quasi tutti gli ambiti è il sito statunitense esperto in classifiche US News. Nel ranking Best Countries il nostro Paese è primo per patrimonio, seguono Spagna, Grecia e Francia. Nella classifica dell’influenza culturale l’Italia è di nuovo in vetta, davanti a Francia e Spagna. Cede terreno solo per l’avventura, dove viene superata dal Brasile, Francia e Spagna e arriva solo, se così si può dire, in quarta posizione.