Tra alti (pochi) e bassi (molti) la partecipazione degli italiani alle consultazioni referendarie, che nel 1946 aveva sfiorato il 90%, è andata via via diminuendo

Il referendum del 2 e 3 giugno del 1946, che sancì la fine della Monarchia e l’inizio della Repubblica, spinse alle urne la quasi totalità degli aventi diritto, registrando una affluenza dell’89%. Da allora, il rapporto degli italiani con le consultazioni referendarie si è andato via via raffreddando. Il 1989 è stato, infatti, l’ultimo anno in cui la partecipazione popolare è stata superiore all’80%, per poi scendere a meno del 60% dal 1995 (con la sola eccezione del referendum del 2016) e toccare il suo minimo storico nel 2022, quando al Referendum sulla Giustizia ha votato appena il 20% degli aventi diritto