Continua a crescere il numero di cani che gli italiani introducono nelle loro case. Non solo esemplari di razza ma molto spesso anche animali adottati dai canili

Gli italiani si affezionano sempre di più agli animali a quattro zampe. A febbraio Legambiente ha pubblicato il suo rapporto “Animali in città” e i numeri restituiscono un trend di crescita negli ultimi anni del numero di coinquilini quadrupedi che popolano le case del paese. A marzo del 2016 i cani raggiungevano quasi gli otto milioni e mezzo di esemplari, nel 2015 erano circa uno ogni 7 italiani. Una crescita se si calcola che nel 2013, il rapporto era di un cane ogni 8,8 residenti e nel 2014, uno ogni 7,87. Certo non mancano le differenziazioni tra regione e regione. I più cinofili sono i friulani che portano un quattro zampe tra le mura domestiche con un rapporto di uno ogni quattro cittadini. I meno affezionati sono invece i calabresi, che si mantengono su una media di un cane ogni 18 persone.

Molti sono anche i cani che ogni anno vengono introdotti nei canili. Nel 2015, Legambiente certifica che sono entrati nelle strutture di Regioni e Provincie autonome circa 100 mila amici a quattro zampe. Il numero più alto si è registrato in Lombardia, dove la cifra ha superato i 12 mila esemplari, mentre il numero più basso si è registrato in Valle d’Aosta, con 271 cani. Stando al rapporto comunque, tutti questi quattro zampe non rimangono nelle strutture pubbliche a lungo perché 3 su 4 di loro hanno ritrovato una casa nel giro di poco tempo o rintracciandone i proprietari, o dandoli in adozione o liberandoli nuovamente negli spazi pubblici come cani liberi controllati.

Chi ha un cane poi si confronta spesso con la Pubblica Amministrazione di cui gli italiani non danno un buon giudizio. Interrogati da Legambiente a riguardo, i cittadini si sono detti scontenti del servizio fornito. Sette italiani su dieci per esempio, hanno giudicato insufficiente o mediocre il livello di pulizia, fruibilità e numerosità delle aree verdi. Cinque italiani su 10 hanno dato lo stesso giudizio sul numero di locali pubblici in cui è consentito accedere con il proprio cane. Otto cittadini su 10 hanno poi hanno definito insufficiente o mediocre l’azione di controllo e vigilanza della Polizia municipale sui maltrattamenti agli animali o sulla mancata raccolta degli escrementi.

Eppure la passione degli gli italiani per gli animali domestici cresce sempre più e una dimostrazione ne sono anche i carrelli della spesa, che si riempiono sempre di più di prodotti per gli amici a quattro zampe. Come avevamo raccontato nella nostra analisi sulle vendite della grande distribuzione (qui l’articolo sui consumi degli italiani), nel 2016 è stato speso oltre un miliardo di euro nel Pet Care.